Domenica 13 aprile ho vissuto l’esperienza mitologica di volare a vedere il RedBull AirRace di Rovigno, in Croazia. E nonostante scriva un sacco di cose casuali, la parola “volare” è stata scelta con cura in quanto, siccome gira voce che “RebBull ti mette le ali” (ma quest’anno è impantanata come la Ferrari mi sa), mi hanno caricato su un aeroplanino assieme a Boosta (si quello dei Subsonica), una fotografa, un istruttore di volo e siamo andati tutti allegramente in Croazia sorvolando il Golfo di Trieste.
Non so: quest’anno gira così; mi capitano cose casuali e io dico “si“. Se ti telefonano giovedì pomeriggio e ti dicono “domenica ti va di andare in Croazia in aereo a vedere il RedBull AirRace?” voi direste di no? Boh, forse anche si, il mondo è vario. Ad ogni modo serviva un instagramer che andasse a testimoniare l’evento online e sono arrivati a me.
Bravissimi.
Suonava? Io che non so mai niente pensavo di si: invece ha pilotato lui.
Dodici splendidi minuti di volo per andare da Ronchi dei Legionari ad un piccolo aeroporto della Slovenia.
Ho volato abbastanza volte, ma mai con baracchino volante così piccolo. Pensavo di avere un sacco di paura perché a volte sui voli Rayan Air mi son fatto un’ora di vibrazioni bestia a ennemilametri sopra il suolo e, vi dirò, avrei snocciolato qualche rosario ben volentieri. Invece vuoi il meteo ottimale, vuoi che il dio delle bevande analcoliche ci è stato benevolo, il volo è stato splendido.
E il video che ho girato testimonia che non sto portando falsa testimonianza.
Tutti hanno degli hobby.
C’è chi va al dopolavoro ferroviario, c’è chi gioca a calcio a 5, chi a golf, chi vola in aereo. Dipende un poco da quale sia il budget che hai a disposizione. Io ad esempio vado con il sup. Se invece la tua disponibilità è maggiore, ti fai ennemila brevetti e poi ti metti a far gare di aerei.
Sto divagando a manetta, però è vero: credevo che tra i concorrenti molti fossero ex piloti militari, invece non è così.
Il RedBull AirRace è una competizione aeronautica a tappe, diciamo una sorta di formula uno volante dove vince il più rapido a completare un circuito. Solo che, a differenza della F1, corrono uno alla volta perché vorrei vedere a fagli fare tutti assieme un circuito. Sapete i botti? Beh sarebbe un pochino mortale ma assai spettacolare. Dai gradiatori in avanti, si sa che il pubblico apprezza il genere.
Ad ogni modo, dopo due anni di pausa, questo campionato è ricominciato proprio nel 2014 e sta facendo faville.
Le gare si svolgono quasi sempre in città vicino al mare e arrivano vagonate di persone a vederle anche se, non è che si veda mica tanto dal vivo: in tv grazie alle riprese effettuate con 400 GoPro installate ovunque, telecamere fisse etc ve la godete di più.
Oppure ve la godete diversamente. Ci siamo capiti dai, sonno due cose differenti.
Tornando a noi i piloti devono passare con il loro velivolo tra questi enormi piloni gonfiabili, manco fossero le porte dello slalom con gli sci, e completare il percorso nel minor tempo possibile. Se fanno degli errori prendono delle penalità varie a secondo della tipologia della loro mancanza. Ma questo per me, e la mia ignoranza, inizia a diventare un poco un campo minato, quindi vi rimando a wikipedia dove trovate il regolamento completo.
Rovigno è una figata: io fossi in voi ci andrei. Infatti io che ci vivo a un tiro di schioppo non ci vado quasi mai.
A volte in realtà ci vado, ma troppo poche calcolando il rapporto distanza – qualità del mare – costi vari.
Occhio che è in Croazia, quindi per arrivarci dovete pagare la famosa vignetta per circolare in Slovenia (che è in mezzo tra l’Italia e la Croazia). Se non la pagate o siete in grado di fare i percorsi alternativi che non la richiedono (difficile) oppure vi steccano sicuro. E con la polizia slovena si discute particolarmente poco, potete starne certi.
Attenzione inoltre che la Croazia non ha ancora adottato l’euro e quindi come moneta hanno la Kuna. Accettano anche gli euro chiaramente, ma applicheranno un cambio un poco random (e a loro favore, ovviamente) e vi daranno quasi sempre il resto in moneta locale, che poi non saprete come spendere.
Ma scherzi a parte è tutto ok, anzi è più che ok, perché tra il mare da sogno, il cibo molto buono e l’accoglienza molto cordiale è sicuramente un posto dove andare a fare almeno un fine settimana di ferie.
Se vi siete persi la tappa croata della competizione non c’è problema: potete andare a vedere la prossima (il 16 e 17 maggio) a Putraya, nelle vicina Malesia. Oppure a giugno (più fattibile) in Polonia a Gdynia.
In alternativa ve lo gustate in televisione o grazie ai vari filmati che trovate in rete, dove non vivrete le stesse emozioni che si provano dal vivo, ma capirete meglio gara ed evoluzioni.
Per vedere quali sono le altre tappe campionato 2014 dovete cliccare qui, se invece volete vedere lo storify creato con i miei contributi, dovete seguire questo link.
Enjoy.
2 Comments
RedBull AirRace a Rovigno | Andrea Antoni
[…] Potete vedere anche uno storify piuttosto completo direttamente sul sito ufficiale RedBull oppure leggere il mio post scritto in chiave ironica sul blog Pensieri & Caffelatte. […]
RedBull Cliff Diving a Polignano | Pensieri & Caffelatte
[…] da Boosta (si, quello dei Subsonica. No, non gli ho chiesto l’autografo) per vedere il Red Bull Air Race, ora mi trovavo in uno dei posti più instagrammati d’Italia per assistere a questa […]