Like e follower.
Fama e ricchezza.
Pane e nutella.
Parole accostate un poco a caso, ma che fanno bene alla pelle.
Bene ora che c’è un inutile intro, possiamo iniziare.
In passato furono i SUGGESTED a far vibrare vene e polsi, a far ardere i cuori, a invogliare le persone a usare Instagram a bomba, a creare profili mega precisi e dedicati a un colore, un argomento, uno stocazzo.
Gioie e dolori dei social: da un lato l’utenza ci ha dato giù di brutto per finire in questa gloriosa categoria per 15 giorni (ottenendo palate di follower senza far praticamente nulla) dall’altro ha iniziato a odiare il prossimo suo in modo violento. Prossimo suo che era stato suggerito. Mentre loro no. E perché lui si. E io no.
E stocazzo.
Alla fine, vedi, si torna sempre li.
Andando avanti con le parole accostate a caso, ma anche non tanto casualmente, potrei dirti che sono stati un poco i famosi “bastone e carota” di Instagram dove tu, per raggiungere la carota, iniziavi a bastonare chiunque pur di raggiungerla.
In questo devasto di legnate date a chiunque si muovesse, e pochissime carote raggiunte, ad un certo punto sembra che l’utopia dei suggested su Instagram sia finita. Che la pratica sia stata messa in archivio.
Insomma che questo social abbia smesso di mettere in atto questa lotteria.
O almeno così mi hanno detto, perché per quanto segua abbastanza le dinamiche di questa piattaforma, cerco di dare più importanza alla mia vita che a quella del “social-dei-cuori-pigiati-a-caso-solo-per-averne-altrettanti-pigiati-a-caso-sulle-proprie-condivisioni“.
Poi ad un certo punto una novità.
Saprai benissimo che si possono condividere i video. In molti li odiano, altri li amano, io sono totalmente indifferente. Nel senso che se vuoi li usi, se non vuoi non li usi, e alla fine lo stocazzo vince ancora: non c’è niente da fare.
Chiaro che per fare un video decente ci metti un botto di tempo, molto più che per uno scatto, quindi se devi romperti le balle ore ed ore per avere 200 visualizzazioni, tanto vale che fai una foto al gatto che sta passando li davanti e ti porti a casa in scioltezza 403 like.
È scienza.
Anzi no, è l’Instagram.
Minchia: sto facendo un preambolo clamoroso e non sono ancora arrivato al punto.
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare dicono, allo stesso modo chi sta tanto con i social-cosi impara a fare fuffa a bomba.
E quindi eccoci qui: se stai ancora leggendo devo dirti che sei veramente BRAVA/O, quindi ti ripagherò con il succo del discorso manco fossi un ACE.
Target: Video.
Da qualche tempo nella sezione dedicata alle foto random che Instagram ti propone, vedi anche dei video di utenti più o meno casuali. Da ancora meno tempo, questi video sono stati raccolti in canali tematici. Io ad esempio vedo i canali WATERSPORT, SURF, YOGA e FORNAI. Sull’ultimo devo dare un cinque altissimo al copy per l’azione di naming.
I canali racchiudono chiaramente video a tema, trovati molto probabilmente tramite gli hashtag.
Ma non solo.
Pare infatti che i video che trovi in questi canali appartengano a dei precisi account che si trovano IN EVIDENZA (tu chiamali se vuoi, suggested). Come lo so? Beh è facile: il mio profilo @onthesup è stato selezionato per uno di questi, per essere precisi in WATER SPORT.
Un giorno è comparso dal nulla un messaggio che diceva “Tutti i video del tuo account adesso possono essere mostrati nel canale Water Sports su Esplora“.
E bella li.
Cliccando di cosa si tratti, scopro che
IL TUO ACCOUNT È IN EVIDENZA!
Abbiamo selezionato il tuo accopunt tra quelli da mostrare in un canale video su Esplora. Tutti i video del tuo account adesso potranno essere mostrati in un canale video alle persone interessate a questo argomento. Per maggiori informazioni su come vengano scelti i video da mostrare, visita il nostro Centro assistenza.
Mi stai odiando?
Fai benissimo.
Per quanto Instagram dichiari che “gli account mostrati stanno ricevendo un numero di visualizzazioni del video superiore del 30%” devo segnalarti che, per quanto non tenga un excel con le statistiche di tutti i video pubblicati, non sto notando particolari differenze.
Posso assicurartelo perché, sull’onda dell’entusiasmo, nei giorni successivi mi sono messo a condividere video a nastro ipotizzando like, follower e groupie a manetta. Ma così non è stato.
Come è possibile che il mio account sia stato scelto?
Probabilmente perché sono bravo.
Scherzi a parte, ipotizzo che -ancora una volta – tematicità, targettizzazione e ed estrema settorialità di un profilo abbiano dato i loro frutti.
@OnTheSup -infatti- è il profilo che dedico interamente alla mia vita in mare (precisamente sullo Stand Up Paddle) e vede da due anni la pubblicazione esclusiva di immagini e video realivi ad acqua, surf e gente che pagaia. Evidentemente questo ha aiutato a far si che venisse inquadrato in un preciso segmento di interesse, anche aiutato da una presenza di hashtag -a correlare i contenuti- più o meno sempre uguali.
Quanto tempo dura questa situazione di “evidenza”?
Non lo so.
Non ho ricevuto notifiche del fatto che questa “evidenza” sia conclusa, ma non ho avuto nemmeno impennate di visualizzazioni, quindi direi che non ne ho coscienza.
Ad ogni modo ora sai che, portare avanti un profilo tematico su un dato argomento, può portare a questa possibilità in più di esposizione sull’Instagram.
Altrimenti fai quello che vuoi, l’importante sui social è divertirsi: il mondo la fuori è giù abbastanza brutto e cattivo.
Enjoy!
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