Un, due, tre… Steller!

Se non siete ancora abbastanza oberati dalle app e avete ancora qualche minuto del vostro tempo da distruggere nel limbo del cazzeggio estremo, Steller è l’app che fa per voi.
Ci fu l’anno in cui si parlava solo di star-up, quello in cui si spingevano esclusivamente i co-working e il periodo in cui faceva molto figo provare a cavolo di cane un fund rising (colletta): da un poco di tempo va di moda parlare di storytelling. Se non sai cosa fai nella tua vita, sappi che probabilmente sei uno storyteller. Un racconta favole in pratica. Dalla fuffa veniamo e alla fuffa torneremo insomma, e abbiamo chiuso il cerchio.
Tante parole per non dire fino ad ora niente, ma era importante delineare un contesto.
L’ho fatto? No. Perchè non sono uno storyteller -diamine- e quindi non ne sono capace.
steller logo
Ma tornando a noi: vi piace Instagram?
No? Ottimo, sono con voi.
Se invece la risposta è “si”, molto probabilmente amerete pure Steller, se pur non è la stessa cosa. Altrimenti si chiamerebbe Instagram.
Citando NinjaMarketing “Steller è una visual storytelling app gratuita sviluppata da Mombo Labs, che consente di creare foto e video storie con una particolare attenzione al design.
steller stailuan
In pratica: scaricate gratuitamente questa app e iniziate a perderci splendidamente il vostro tempo.
In che modo? Condividendo dei racconti, realizzando e poi pubblicando degli album che raccontano delle vicissitudini.
Steller vi mette a disposizione dei template (delle griglie grafiche) entro i quali impaginare i vostri contenuti: testo, video e foto.
La cosa è quindi bellissima perché il range di danni che potete fare è molto limitato.
Attualmente per impaginare le vostre foto potete scegliere tra 17 template (se non ho contato male) che soddisferanno i vostri gusti spaziando dalla foto quadrata, a quella a tutta pagina a quella con sopra il testo, solo per fare alcuni esempi: provare per credere.
Il numero di pagine che comporranno il vostro album è assolutamente a vostra scelta, come i contenuti: potete scegliere di fare un album puramente testuale, uno di soli video, uno di sole foto oppure un mix di tutti questi tre.
steller template
Devo dire che mi piace, mi piace molto, perchè il suo design spacca a bestia: è elegante, minimal e abbastanza raffinato.
Il problema di questa app è che, per quanto sia studiata per una condivisione di storie in tempo quasi-reale, va da sè che bisogna impegnare parecchi minuti per preparare dei contenuti dignitosi da condividere. Se già con Instagram (dove si posta una sola immagine) il tempo di preparazione non è trascurabile, figuriamoci per un’intera palette di foto! Al momento la cosa che sta giovando me, e molti altri instagramer, è che stiamo vivendo di rendita sulle foto già pubblicate, e che ora stiamo ripubblicando anche qui. Quando queste finiranno, si vedrà.
collections
Un’altra cosa che amo di Steller sono le “Collections“. Oh che bello.
Instagram al momento non ha voluto ancora darcele. Cosa si intende per collections? Semplice: raccoglitori tematici dei vostri album. Io ne ho uno che raccoglie gli album dedicati ai graffiti e uno che contiene quello dedicato alla mia vita sul sup, ad esempio. È una funzionalità molto semplice, ma che ritengo utile per avere un certo ordine.
top stories steller
Di come utilizzare questa app e come realizzare (e condividere) al meglio le vostre Steller Stories ne parleremo più avanti, intanto volevo farvela conoscere se ancora non ne avevate mai sentito parlare.
Se avete deciso di provarla però siate subito consapevoli di una cosa: il numero di utenti è estremamente più basso rispetto a quelli di Instagram e le interazioni sono al minimo sindacale per il momento. Di conseguenza non prendete paura se il vostro splendido album condiviso riceverà pochissimi like o zero commenti: bisogna un attimo organizzarsi.
Cambiate la prospettiva delle cose: essendoci pochi utenti è molto più facile finire tra le “Top Stories” che vengono riproposte dal profilo ufficiale di Steller. A me è successo già un sacco di volte, e non sono sicuramente un genio.


3 Comments

Elena Cattaneo
Febbraio 26, 2015 1:45 pm

Ti incrocio solo oggi, grazie alla solita casualità del web… ma sappi che “dalla fuffa veniamo e alla fuffa torneremo” è il mio nuovo vangelo!
Elena

stailuan
Febbraio 27, 2015 4:05 pm

Ah dai, l’ho scritto io? Che bravo 😀
Grazie mille Elena, piacere di conoscerti casualmente nel web 😀

Instagram: immagini e video carosello | Pensieri & Caffelatte
Febbraio 22, 2017 11:15 pm

[…] i nostri saluti alla cura e alla selezione. E soprattutto a quel social tanto carino che si chiama Steller, che io continuo ad amare nonostante in Italia più di tanto non abbia preso piede, e che sembra […]

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