Utilizzando Instagram ti sarà forse capitato di sentire parlare del WeekEnd Hashtag Project.
O forse no.
In entrambi i casi, va benissimo lo stesso: fidati.
La piattaforma di Instagram è popolata da una numerosissima community (500 milioni secondo gli organizzatori, 5 milioni secondo la questura), formata da un numero devastante di (presunti creativi che hanno bisogno di stimoli ed esperienze sempre nuove da documentare e condividere.
Per venire incontro a questa necessità il 21 NOVEMBRE 2011 è stato lanciato per la prima volta un challenge fotografico dal nome WEEKEND HASHTAG PROJECT.
In foto: disevoluzione dell’uomo da Sapiens a Instagrammatore. Si nota come, nel corso del tempo e delle foto pubblicate, il soggetto acquisisca la classica posizione atta a realizzare degli spettacolari #puddlegram. Pure il cervello si semplifica passando da un lessico di migliaia di parole a un vocabolario composto da tre termini: #LOOOOV, #FOLLOUMI, #F4F?
Nel mio caso specifico ho assunto anche la stessa quantità di peluria.
Contrassegnata da un hashtag che inizia per #WHP (e continua con il soggetto vero e proprio del contest), in questa iniziativa si invitano gli utenti a condividere materiale su un tema preciso e sempre diverso.
Oddio… preciso… parliamone: a volte ci sono temi chiari e concreti come “l’arcobaleno”, altre volte vengono proposte cose come “vibrazioni sensazionali che aleggiano nella guapa dopo aver assaggiato il guacamole nella Tiguana dei tuoi ricordi“. E nel secondo caso diciamo che non è chiarissimo cosa si aspettino da te.
E di secondi casi, accidenti, ce ne sono sempre di più.
Ogni venerdì ne viene data comunicazione ufficiale tramite il profilo @INSTAGRAM (su Instagram), assieme a spunti creativi e indicazioni da seguire per prenderne parte. I vincoli sono solitamente molto elastici e l’intento è quello di incoraggiare a pensare, a confrontarsi con gli altri e a cercare di produrre materiale di qualità sempre più elevata. Passato il fine settimana vengono selezionate le foto reputate migliori e il lunedì queste vengono ripubblicate con menzione sull’account ufficiale di Instagram: una vetrina da milioni di follower, in grado di portare ai vincitori fama e gloria (detti anche follower e like).
Il premio non è dunque nulla di concreto (no cash brò, sorry), bensì parliamo di visibilità: una delle cose di cui gli utenti sono più assetati.
Fino a qualche mese fa era piuttosto facile capire quando era uscito il nuovo tema, per più motivi: Instagram pubblicava sul proprio canale un’immagine che faceva da locandina, con hashtag scritto grande e chiaro. Adesso per motivi di “pulizia”, miglior impatto della gallery e non inquinamento dell’immagine, potrai capire che si tratti del WHP solo leggendo la didascalia. Il problema è che da qualche tempo Instagram pubblica un botto di immagini al giorno e quindi non è più così immediato riconoscere l’annuncio in mezzo al marasma generale di foto e video condivise. Ma insomma, non sono questi i problemi della vita: invece che trovarlo in un attimo, di attimi ce ne metterai due o tre.
Partecipare non è obbligatorio, mi sembra chiaro. È però un ottimo allenamento per realizzare scatti o filmati “giocando” all’interno di paletti forniti da terzi. Essere selezionati è chiaramente quasi utopico (dato il livello delle immagini e la quantità di queste), però provare non nuove: nel caso tu vincessi potresti far fare “il salto” al tuo account ottenendo appunto gloria e fama in pochi attimi.
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