Essendo la prima edizione del Festival, ho avuto l’onore di progettarne il logo che vede una silhouette minimale e geometrica del noto Faro della Vittoria di Trieste, stagliarsi sul mare che è anche un pentagramma.
Ecco quindi che due componenti visive forti di Trieste (il faro e il mare) si compenetrano per dare sia una connotazione geografica che “filosofica”.
Il faro è composto da 5 blocchi, come 5 sono le righe del pentagramma, perché indica la via da seguire nella musica, ma ne è ovviamente anche parte.
Il colore scelto ovviamente non è casuale: è una scala colore data da un campionamento delle tinte presenti nel mare e nel cielo di Trieste nelle giornate di sole. Un poco come avviene nel mio progetto fotografico #STAILtone
Nella sua versione in nero, il logo vede una leggera modificazione nella sagoma del faro che viene spezzettata per non perdere le sue 5 componenti e non creare una massa scura troppo forte data dalla grande quantità di nero.
La tipografia è stata pensata per conferire un certo tono all’evento, ma risultando comunque non troppo seriosa, impostata e statica, ma cercando di essere un poco più sbarazzina, come le note che risuounano nell’aere.