Ho iniziato a dipingere graffiti nel 1997 e lo studio della lettera è da subito diventato una mia passione-ossessione.
La scelta di scrivere mediante dei nastri che, sviluppandosi nello spazio formavano la mia tag, è nata dall’attrazione per i 3D e la ricerca di uno stile personale e riconoscibile. Lo studio andò in antitesi allo stile comune di quell’epoca (che vedeva la realizzazione di lettere 3D tramite dei “blocchi”), andando a togliere la dimensione dello spessore e creando delle linee sinuose quali quelle dei nastri.
Attualmente ho eliminato le sfumature per rendere le opere più pulite, preferendo una colorazione derivante dalla grafica vettoriale, colorando aree a tinte piatte in scala colore, che vanno a conferire al tutto profondità ma maggior freschezza.